![]() |
![]() |
![]() |
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
|||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||
|
17 settembre 2022
31 luglio 2022 In archivio il nuovo numero di luglio 2022, qui di seguito alcuni articoli in esso contenuti.
10 febbraio 2021 01 maggio 2020 Memorie del virus di Marcello Palagi Ai miei figli e a tutti i bambini. Ai loro denti di leone. In questi giorni di isolamento, in cui siamo costretti a rimanere a casa, non mi preoccupo se i miei figli non svolgono i compiti assegnati, non mi importa della scuola. Non mi affanno a scaricare loro le schede online, le letture, i ripassi, l’elenco delle operazioni. Non aspetto che gli insegnanti si attivino in lezioni a distanza, mi è indifferente, anche se quest’anno i programmi scolastici probabilmente si fermeranno a febbraio. Non mi rammarico di quanto i miei figli possano rimanere indietro. Indietro a che cosa? È un tempo questo che gli insegnerà altro, ciò che non troveranno in nessun libro. Impareranno a confrontarsi con la vita, quella vera. A seguire l’unico programma che non è mai lo stesso, che è pieno di fatti imprevedibili, di interrogazioni che ci trovano impreparati, di lezioni nuove. Impareranno il rispetto di se stessi e degli altri, che significa adattarsi a nuove regole e rimanere a casa. A gioire del calore e della vicinanza delle persone care, perché per molti, ora, anche questo non è scontato. Impareranno ad adattarsi a queste ore dilatate, a confrontarsi con la noia, che riempiranno delle loro riflessioni. Sapranno che c’è chi è solo, davvero, e questa solitudine si aggiunge a quella che ha da tempo nel cuore. Sapranno di chi non ha una casa, un posto in cui sentirsi al sicuro. Impareranno a godere del silenzio di queste stanze, che è solo quiete, tanto lontano dal silenzio di angoscia di una stanza d’ospedale. Impareranno ad apprezzare quello che hanno, ora che non ci sono nuovi giochi o vestiti e cose nuove da comprare. Impareranno ad accontentarsi di mangiare quello che c’è, per non sprecare, perché bisogna uscire poco, perché c’è chi neanche ha la forza di andare a fare la spesa e non ha nessuno da chiamare. Impareranno a farsi crescere dentro la forza di dire “andrà tutto bene”, quando tutto nel mondo sembra gridare il contrario. Impareranno a farsi adulti, ad accogliere una maturità che non viene dallo svolgere bene le operazioni, da come si scrive, come si legge, come si pronuncia o si riassume. A studiare una lezione che dice che la vita, a volte, si blocca, si rivolta su se stessa e non ha più nome. Impareranno a capire che c’è un momento per fermarsi, prendere il respiro, raccogliere le forze, e soffiare sulla speranza, forte, come sui denti di leone. Felicia Lione
FOIBE 10 FEBBRAIO IL GIORNO DELLA DIMENTICANZA Marmo: Piagnistei e paradisi fiscali Francesco De Pasquale... leggi tutto 15 aprile 2016
Il “giusto” dimenticato
L’'allenatore della Carrarese che fu giustiziato per salvare centinaia di ebrei
Dopo 71 anni di oblio, viene finalmente alla luce la storia dei due allenatori ungheresi Geza Kertèsz e Istvàn Tòth fucilati dai tedeschi per aver fatto fuggire gli ebrei dal ghetto di Budapest........leggi tutto
Simone Caffaz 09 aprile 2016
La Shoah inizia sul lago Maggiore
di Marcello Palagi
Queste pagine si propongono solo di far conoscere, fuori della zona dove avvenne, la provincia di Verbano - Cusio - Ossola, una strage strage dimenticata, la prima di soli ebrei avvenuta in Italia...... leggi tutto
di Marcello Palagi Campagna mediatica e gossip antirom per far dimenticare i responsabili di Mafia capitale e accaparrarsi gli appalti del giubileo 3 settembre 2015 Non c’è nessuna dichiarazione meno utile di questa, per cercare di capire la vicenda del funerale di Vittorio Casamonica. Giugno 2015
Tra ieri e oggi
La scuola del mobbing
Una riforma per smantellare la scuola pubblica e sopprimere la libertà di insegnamento
A quando la reintroduzione del giuramento di fedeltà al regime renzista?
Orbilius
La scuola sacrificata
Alla fine degli anni ‘50 mancavano gli insegnanti, in Italia, per più motivi: iniziava la scolarizzazione di massa grazie non tanto alle riforme, ma alla crescita economica e del benessere e l'insegnamento era un lavoro poco appettibile visti gli stipendi bassissimi. 25 aprile 2015 25 aprile: Contro i deliri diffamatori di Stefano Benedetti e l’uso elettorale delle falsificazioni della storia.
|
![]() |
||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
|
![]() |
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
Site Map |
![]() |
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
|||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |